Questo simpatico vecchino che che un giorno entrò alla mia facoltà a più di 80 anni, tenne una conferenza e alla fine si congedò da tutti noi con una risatina istrionica e un monito.
La risatina era quella di chi, ormai al traguardo, ti osservava divertito e con un certo distacco. Tu capivi che tra te e lui c'era di mezzo un oceano e una marea di squali, oltre che una incolmabile fetta di storia.
Il monito però ti faceva risollevare la testa e credere e sperare che ce la potevi fare anche tu.
Ci disse due sole parole, molto semplici:
"passion and play".
E' ovvio che architettura non è "solo questo", ma se non è "neppure un briciolo di questo"...
lunedì 9 febbraio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Cortese sr, ma hai parlato con Philip?!
RispondiEliminaNo, è stato Lui che CI ha parlato.
RispondiEliminaRecentemente ci sentiamo un po' meno, sai lì dov'è ora, non prende tanto il cellulare...
Forse devo anche fare un'errata corrige: può darsi che il tutto si sia svolto a Milano anzichè a Venezia, ma sono dettagli....
Se eri interessato a sapere con chi ho parlato posso dirti che ho una bella lista di gente a cui ho martellato le scatole, tra i recenti: Greg Lynn, Aaron Betsky, Saskia Van Stein, Madelon Vrisendorp, Eduardo Arroyo, Bostjan Vuga, François Roche insomma tutti quelli che mi capitavano a tiro.
osare osare SEMPRE!